ECCO! CAMBIAMO LE REGOLE DEL GIOCO: è un’esperienza formativa e immersiva per ragazze e ragazzi dai 16 ai 19 anni che desiderano esplorare i temi dell’economia e imprenditoria civile, del valore condiviso e del bene comune. Un’occasione per incontrarsi, studiare e sperimentare insieme una nuova visione dell’economia — più umana, più sostenibile, più civile, un’ Economia per una Crescita COndivisa
Alla sua prima edizione, ECCO! Cambiamo le regole del gioco è un campus formativo progettato da Cooperativa D.O.C. s.c.s. ed organizzato da Keluar Tour Operator, grazie al sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo.
Il costo di partecipazione al campus ECCO! di Bardonecchia è di euro 350.00 euro a partecipante e comprende:
Il Campus ECCO! cambiamo le regole del gioco, sostenuto da Fondazione Compagnia di San Paolo, adotta un sistema di contribuzione proporzionale al reddito familiare basato sull’ISEE dell’anno precedente, per garantire pari opportunità di accesso.
Sono previste tre fasce ISEE con percentuali diverse di contributo sulla quota di iscrizione:
0–15.000 € → contributo 100%
15.001–30.000 € → contributo 70%
Oltre 30.001 € → contributo 30%
Questa scelta mira a rendere il campus accessibile e inclusivo, valorizzando la diversità sociale e contribuendo agli obiettivi dell’Agenda 2030.
Senza presentazione dell’ISEE viene applicata la quota intera.
In caso di assegnazione del contributo, lo sconto verrà applicato direttamente sulla quota dovuta e le famiglie pagheranno solo l’importo residuo corrispondente alla propria fascia.
ECCO! CAMBIAMO LE REGOLE DEL GIOCO è un’esperienza formativa e immersiva per studentesse e studenti della scuola secondaria di secondo grado che desiderano esplorare i temi dell’economia e imprenditoria civile, del valore condiviso e del bene comune. Un’occasione per incontrarsi, studiare e sperimentare insieme una nuova visione dell’economia — più umana, più sostenibile, più civile.
Durante i tre giorni di campus, i partecipanti saranno coinvolti in percorsi di approfondimento, laboratori e momenti di confronto dedicati a tre grandi temi dell’economia civile:
Tra lezioni, dialoghi, esperienze interattive e momenti di convivialità, il Campus offre un’occasione unica per vivere la cultura dell’economia civile non solo come teoria, ma come pratica quotidiana di relazione, fiducia e costruzione del futuro comune.
Ogni Campus si concluderà con una Lectio Magistralis condotta da imprenditori simbolo della visione dell’economia civile, testimoni di un modo diverso di fare impresa fondato su fiducia, reciprocità e responsabilità sociale. Un momento di dialogo e ispirazione per comprendere come i principi dell’economia civile possano tradursi in azioni concrete, capaci di generare valore per le persone, le comunità e i territori.
Diffondere la cultura dell’economia civile, integrando etica, sostenibilità e bene comune nei processi economici.
Promuovere pensiero critico e consapevolezza sociale, attraverso il dialogo tra economia, letteratura e vita quotidiana.
Sperimentare la cooperazione come strategia vincente, tramite attività di gruppo e teoria dei giochi.
Ispirare all’imprenditorialità responsabile, grazie al confronto con imprese e testimoni che coniugano profitto e impatto sociale.
Favorire inclusione e pari opportunità, garantendo accesso al campus indipendentemente dalle condizioni economiche.
Sviluppare competenze trasversali, come collaborazione, fiducia, comunicazione e orientamento al cambiamento.
Il Campus ECCO! Cambiamo le regole del gioco propone un percorso formativo articolato in tre filoni che intrecciano teoria, pratica e riflessione:
Radici e Impatto – con Giulia Angelucci, sulle origini dell’economia civile e le imprese orientate al bene comune.
Visioni e Storie – con Leonardo Laterza, tra economia e letteratura per riscoprire fiducia, valore e comunità.
Team e Strategia – con Federico Atzori, laboratorio di teoria dei giochi per sperimentare cooperazione e collaborazione.
Attraverso lezioni, laboratori e il torneo didattico WeCoop, il Campus offre un’esperienza immersiva che sviluppa competenze trasversali come lavoro di squadra, comunicazione e problem solving.
La Lectio Magistralis finale con imprenditori-testimoni dell’economia civile collega teoria e pratica, mostrando come trasformare i valori in azioni concrete.
L’intero progetto è supervisionato dal Comitato Scientifico composto da Anna Rosa Favretto (Università di Torino), Vittorio Pelligra (Università di Cagliari) e Federico Aru (Cooperativa D.O.C. s.c.s.), garanti della qualità scientifica e formativa di un campus che unisce conoscenza, etica e cittadinanza attiva.
Un percorso che intreccia la storia e l’attualità dell’Economia civile, dalle sue antiche radici nel pensiero mediterraneo e umanistico fino alle esperienze contemporanee di impresa orientata al bene comune. “Radici e Impatto” accompagna i partecipanti alla scoperta di un modo diverso di intendere l’economia: non solo come scambio di beni, ma come costruzione di relazioni, fiducia e prosperità condivisa.
Dall’Oikonomìa greca – arte di prendersi cura della casa comune – fino alle lezioni di Antonio Genovesi nella Napoli del Settecento, l’economia civile si distingue per la capacità di integrare nei processi economici dimensioni morali, relazionali e sociali. Non riduce la persona a semplice massimizzatore di profitto, ma la riconosce come essere capace di reciprocità, virtù e cooperazione. È un’economia che guarda al bene comune e alla felicità pubblica, fondando sull’incontro tra economia ed etica una visione più piena dell’agire umano.
Oggi, questa visione si rinnova nelle organizzazioni a movente ideale: imprese sociali, cooperative, fondazioni e realtà sostenibili che trasformano valori in azioni. Queste esperienze dimostrano che si può coniugare impatto economico e impatto sociale, innovazione e responsabilità, profitto e scopo. L’imprenditore civile, animato da una vocazione e non solo da un calcolo, cerca quella scintilla che unisce l’efficienza del mercato con la cura della comunità, generando fiducia e senso nelle relazioni.
Un percorso che intreccia idee, linguaggi e narrazioni per riscoprire l’economia come luogo di senso, relazione e futuro condiviso. “Visioni e Storie” guida i partecipanti in un viaggio tra il pensiero dell’Economia civile e le voci della letteratura, per comprendere come parole e racconti possano trasformare il modo in cui pensiamo il lavoro, il valore e la comunità.
Dalle intuizioni di Antonio Genovesi, che nel Settecento vide nel mercato uno spazio di fiducia e reciprocità, fino ai grandi autori come Dante, Shakespeare, Verga, De Amicis e Collodi, il percorso mostra come l’economia non sia solo fatta di numeri e grafici, ma anche di relazioni, vocazioni e desideri umani. Le storie diventano così strumenti di comprensione del reale, capaci di svelare la dimensione etica e sociale che abita ogni scelta economica.
Attraverso letture, discussioni e attività di gruppo, i partecipanti esploreranno le parole fondative dell’economia civile — beni comuni, cooperazione, fiducia, lavoro, sussidiarietà — e le loro risonanze nella cultura e nella vita quotidiana.
“Visioni e Storie” è un laboratorio di pensiero e immaginazione, dove economia e letteratura si incontrano per restituire al sapere economico la sua dimensione più autentica: quella umana, civile e narrativa, perché, in fondo, l’economia o è civile, o non è.
Un percorso per esplorare il lato più dinamico e relazionale dell’economia civile: la cooperazione come strategia vincente. “Team e Strategia” guida i partecipanti dentro il mondo della teoria dei giochi, dove le decisioni individuali si intrecciano con quelle collettive e ogni scelta diventa occasione di fiducia, dialogo e costruzione condivisa.
Attraverso esperimenti, giochi interattivi e momenti di riflessione, i partecipanti scopriranno come si formano gli equilibri strategici, come si gestiscono i conflitti in modo costruttivo e come la collaborazione possa generare valore comune. Dal Dilemma del Prigioniero alla Caccia al cervo, dal Gioco dei beni pubblici ai modelli di reciprocità e punizione altruistica, il laboratorio trasforma concetti teorici in esperienze concrete.
Ispirandosi alla figura di John Nash e alle scene del film A Beautiful Mind, il percorso mostra come la teoria dei giochi possa illuminare molti ambiti della vita quotidiana — dalle relazioni personali alle dinamiche di gruppo, dallo sport ai social media, fino ai grandi temi globali come il cambiamento climatico e la cooperazione internazionale.
Un laboratorio di pensiero strategico e collaborazione, per imparare non solo a “giocare meglio”, ma soprattutto a giocare insieme: perché nella società come nell’economia, la vera strategia vincente è la fiducia reciproca.
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